L’importanza della sana alimentazione per gli over 60

L’associazione VitAttiva collabora con istituzioni locali e nazionali e con partner eccellenti su progetti innovativi che riguardano il mondo della Terza Età: il più recente, che vede la collaborazione tra l’Associazione ed il Dipartimento di Fisiopatologia Medica dell’Università “La Sapienza” di Roma – sezione di Scienza dell’Alimentazione, renderà gli anziani che partecipano alle iniziative VitAttiva protagonisti di percorsi di ricerca finalizzati al miglioramento delle abitudini alimentari degli over 60. Nell’anno 2000 l’aspettativa di vita alla nascita è stata stimata pari a 82,4 anni per le donne e a 76,0 anni per gli uomini. Secondo gli obiettivi adottati nel 1999 dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per gli Stati europei, ivi inclusa l’Italia, entro l’anno 2020 vi dovrebbe essere un aumento, almeno del 20%, dell’aspettativa di vita e di almeno il 50% nella percentuale di persone di 80 anni che godono di un livello di salute tale da permettere di mantenere la propria autonomia, efficienza e stima di sé. Per realizzare questi obiettivi è necessario comprendere meglio quali sono i fattori sociali, psicologici e clinici, potenzialmente responsabili di un aumentato rischio di malnutrizione nella popolazione anziana e come meglio orientare lo stile di vita, in generale, e l’alimentazione, in particolare. Tutta la letteratura scientifica è concorde nel sostenere che uno stile di vita sano ed un’alimentazione equilibrata contribuiscono ad “invecchiare con successo”. In particolare, alcuni alimenti, nonché i nutrienti e altri composti “funzionali” in essi contenuti, potrebbero svolgere un ruolo importante nel modulare lo stress ossidativo, lo stato infiammatorio, la composizione e le funzioni della flora batterica intestinale, fattori che sembrano influenzare il processo di invecchiamento. Per verificare queste ipotesi, sono in corso presso “La Sapienza”, Università di Roma, Dipartimento di Fisiopatologia Medica – sezione di Scienza dell’Alimentazione, tre progetti di ricerca, che vedono coinvolti oltre l’Università anche l’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) e l’INMP (Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà). È possibile trovare ulteriori informazioni sui tre progetti collegandosi al sito della sez. di Scienza dell’Alimentazione w3.uniroma1.it/scialim cliccando su “Progetti di Ricerca Alimentazione e invecchiamento” ed è possibile aderire ai progetti attraverso i numeri di telefono indicati.